Ritorno Alle Quarziti (X 3!!)
Marinella:.......E cosi siamo tornati alle Quarziti: la settimana scorsa, Giulio, Giacomo, Giuseppe e Alberto, questo sabato, Alberto, Giulio e Marinella. Armati di tanto coraggio, nonchè di attrezzatura per fare di tutto e di più (tutto noi!) trapano, doppie punte, fix a doppio cuneo (!!?!) staffe, staffette, staffoni, ci accingiamo con pessimismo e rassegnazione a fare la risalita del Monte Acqua, meta ormai di nostri numerosi pellegrinaggi, sotto un cocente sole estivo. E albero dopo albero, o meglio, ombra dopo ombra,o meglio quasi sempre sotto il sole, arriviamo all'ingresso della grotta. Rifocillati da una fresca birra, che fa parte del nostro equipaggiamento estivo, la consuetudinaria vestizione e via dentro. Decidiamo subito le priorità, è necessario completare l'armatura della grotta per permetterne la fine del rilievo, piuttosto che continuare l'intrigante esplorazione. Quindi, primo, secondo pozzo e via ad armare tutto il resto, aggiungendo ciò che mancava all'opera di chi ci ha preceduto. Ripercorrendo i vari pozzi sento che molte paure mi hanno abbandonato,permettendomi di godere in momenti di quasi solitudine del silenzio e dei suoni di questa grotta. Mi emoziono ancora e in alcuni momenti, solo il battito del mio cuore è cosi forte........ Raggiunti i compagni nel "Salone da ballo", mentre Alberto fà le foto, ricontrolliamo la grande sala alla ricerca di un'apertura,di un passaggio, che non troviamo,ma la speranza che la grotta prosegua è sempre viva, è talmente grande! E’ tardi per fare altro, riprendiamo le nostre cose e a risalire un pò stanchi, ma pieni di entusiasmo e di nuovi progetti di grotta.
C'è una corrente d'aria????
Esplorazione
Giulio: E si anche stavolta son riuscito a sopravivere accompagnato da compagni armati da un entusiasmo a tratti contaggioso sono riuscito ad arrivare alla grotta e ancora una volta a toccare il fondo.... Scherzo ma e' stata ancora una volta una bella giornata... La grotta sembra ogni volta farsi piu' piccola e ci accoglie al suo interno con il suo fresco e i suoi rumori. Tra un armo e l'altro le fantasie galoppano, alberto e marinella decidono gli armi e sperimentano nuovi nodi e nuove sistemazioni... l'ultimo pozzo riesce un armo a tre mani... inizia Alberto continuo io e finisce Marinellla. Il trapano fa il suo dovere e ci rende la vita piu' facile. Arrivati sul fondo marinella mi concede un ballo con l'orchestra dell'acqua della grotta che suona per noi . Non riusciamo a trovare un passaggio nuovo .. la delusione si fa un po' sentire ma poi i lavori delle risalite artificiale ci fanno ancora sognare. Il ritorno verso l'esterno e un po' piu' pesante come al solito. La grotta sembra essersi affezionata e non ci vuole ancora trattenere un po' tra una sorsata di integratore a l'altro riesco ad uscire anche io. La notte ci aspetta all'esterno con migliaia di stelle che ci illuminano il cammino per le macchine. Un'altra giornata da ricordare ...
Spettri???
Alberto: In una mattina d’estate, due impavidi cavalieri (Giulio e Alberto), e una gentil pulzella (Marinella), decidono di sfidare il mostro che giace nelle viscere della terra e che li attende ansioso di fagocitarli, come moscerini impigliati nella tela del ragno....I cavalieri sono armati di tutto punto, le loro armature scintillanti (o quasi...per lo più sporche di fango!) risplendono sotto il caldo (diciamo pure torrido!) sole estivo. Controllano le loro armi: l’affilata punta con cui trafiggeranno ripetutamente il mostro è pronta, le corde con cui lo imbriglieranno anche...rimane ultima cosa da controllare: la schiumosa, bionda bevanda che servirà a rendere il loro animo forte abbastanza da vincere il mostro...Così, carichi come animali da soma, (anche la pulzella!!! In nome della tanto agognata parità tra i sessi) iniziano l’erta che li condurrà alla tana del mostro....il sole cocente e l’aria torrida non li spaventano (più che altro perchè sanno che l’antro è fresco e ventilato), infatti scelgono il giorno più caldo dell’anno per tentare la loro impresa (gli eroi, per loro natura, tendono a non fare caso agli agenti atmosferici...). Superata la montagna, i molti sterpi, le fresche frasche e dopo un po’ di pause per rifocillarsi (sono eroi, ma mica fessi!), giungono infine all’antro della Bestia, ne sentono il respiro. Si fermano all’ingresso ad ingurgitare al bionda bevanda, ma una tremenda sorpresa li attende, il mostro ha rotto un contenitore versando la bevanda...Questa è la goccia che fa traboccare il vaso, i tre urlano all’unisono: “Viscido mostro, anatema su di te! Ti sconfiggeremo, preparati ad affrontare la nostra ira!!!!” Così entrano nella tana, in mezzo alle infinte strettoie che il mostro ha posto per non farsi trovare e per impedire a chicchessia di entrare; ma i nostri sono eroi, mica chiccessia, quindi, pur sbuffando e con qualche piccola imprecazione (le imprecazioni aiutano sempre nei momenti difficili!) riescono ad entrare nella tana. Più ci si addentra nel ventre della montagna, più l’antro si fa ampio e i nostri, per un attimo, pensano: “Ma sulla guida dei mostri era segnato come un mostro di taglia mini, mica si sarà un po’ ingrassato????” Benchè questo pensiero li turbi un po’, il loro coraggio è più grande di qualsiasi mostruosa obesità e continuano a scendere sempre più giù, superando baratri tenebrosi, strettoie per topi bonsai e piantagioni di concrezioni. Con le loro armi nuove di zecca forano persino la roccia della tana, nessuna creatura si può opporre alla loro arma micidiale e puntuta! Finalmente, in un crescendo di sale sempre più ampie e dopo un ultimo tremebondo abisso, giungono al fondo melmoso della tana, laddove la creatura custodisce e veglia gelosa su preziose concrezioni e copiosa acqua. Ma i nostri rimangono allibiti alla vista del fondo pieno delle impronte, ma senza altra traccia della Bestia...anche l’acqua è solo un rivolo...così si consolano con le preziose concrezioni. Forse il troppo rumore ha messo in allarme il mostro che si è rintanato in qualche anfratto, non prima di aver prosciugato il rio. Risalendo dall’abisso un po’ sconsolati, gli eroi si accorgono della presenza di luoghi oscuri della tana, ma ormai devono risalire, perchè l’effetto della bionda bevanda sta svanendo e le loro forze iniziano a venir meno...la gentil pulzella si carica come un TIR e porta fuori tutte le armi (sarà l’effetto della parità dei sessi????), mentre i due cavalieri sono un po’ spompati, ma cercano di uscire con le loro forze; maledicendo ancora mille e mille volte la Bestia, strisciando, sbattendo in ogni dove per la stanchezza, riescono finalmente ad uscire dalla tana del mostro, a respirare nuovamente l’aria aperta. E uscirono a riveder le stelle...ormai la notte era calata, il caldo era passato, ma il mostro non era vinto, nascosto chissà dove; così i nostri eroi si ripromisero di tornare nuovamente a sfidare la creatura dell’ombra, possibilmente con una carica extra di bionda bevanda e mestamente ripresero il sentiero che li aveva condotti all’antro, con il cuore e le sacche più leggere...per le centinaia di metri di corda usate!!!!
Gruppo di eccentriche
Sala da ballo