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Scivulata

2 min di lettura

La Scivulata del 27/28 Giugno 2009

E finalmente un fine settimana di beato far niente J

Inizia tutto la notte tra il 26 e 27 giugno, quando Cristiana, Aldo e Antonio decidono di partire dopo la lauta cena in onore di Giulio J.

Arrivano a Scivu alle tre e mezza di mattina, e già lo spettacolo offerto da questo piccolo pezzo di mondo è fenomenale. Il rumore del mare, le onde che si infrangono sulle sabbia, il cielo stellato che può quasi (quasi…) fare concorrenza a quello di Urzulei…

Si monta tenda e si va a nanna un po’ tardino.

L’indomani il risveglio è più che piacevole e Antonio non perde tempo, com’è bello tuffarsi in acqua all’alba .

E mentre Aldo e Antonio si accingono al recupero di cibarie e ombrelloni, Cristiana rimasta sola soletta in tenda si dedica allo scatto fotografico, e riesce a riprendere alcuni cavalli al galoppo sulla riva.

Giunta la colazione i tre si dedicano all’impegnativa attività mangereccia, e subito dopo all’ancora più impegnativa attività dello “sbrago” sotto il sole, o meglio sotto una sorta di rifugio d’ombra formato da ombrelloni e telo sottotenda J.

Il massimo dell’impegno fisico è una bella passeggiata verso “la Caletta”, la piccola spiaggia di Scivu che, pur essendoci un po’ di maretta, ha la caratteristica di sembrare sempre e comunque una piscina, circondata da un paesaggio di rocce scistiche e un verde mediterraneo florido grazie alle innumerevoli piogge dell’inverno. Persino la piccola cascata, d’estate strasecca, regala un lieve rigagnolo d’acqua, lasciando i nostri sorpresi.

Nel pomeriggio si aggiungono al gruppetto Carlo e Pietro, e dopo un’altra piccola passeggiata, si va di sera dritti al chioschetto per un gelatone e tanta tanta birra gelida.

E così arriva il tramonto, spettacolare e d’incanto nelle sue tonalità di rosso e blu intenso, un sole vivo e lucente che sprofonda direttamente sul mare, creando una miscela di colori che sorprende e lascia immobili in ammirazione. Ed ecco che i nostri si scatenano e danno vita a foto “artistiche”, alcune veramente ben riuscite, si gioca e si scherza sino a che il sole non muore del tutto oltre l’orizzonte, a quel punto si riprende a fare ciò per cui lo SPECUS si è conquistato gran fama: magnare abbondantemente J.

Si accende il fuoco per proteggersi dall’umida notte, e quando anche l’ultima fiammella si spegne, si va tutti a nanna in attesa di una nuova giornata di mare.

Con la domenica arrivano anche Paolo D, Jenni, Flavia e Riccardo e anche questa giornata passa all’insegna della pigrizia, si gioca con le onde, si stramangia e si passano le ore sotto l’ombrellone, sembra faticoso persino fare una passeggiata, ci si muove dal “campo” solo verso le 18.30, per una nuova tappa al baretto e poi via, di nuovo a casa. Ma prima Pietro, Carlo, Cristiana, Aldo e Antonio decidono i chiudere in bellezza a Gonnos con una superpizzaJ

E un altro bellissimo fine settimana è andato

Baci

Crici

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