21 GIUGNO 2009, LA DONINI
Era una notte buia e tempestosa…
E gli eroi SPECUS, dopo ore d’attesa per una cena da favola da tziu Mulas, finalmente si avviano verso l’agognata meta…nannaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!!
Arrivati al campo vengono accolti da una bufera, montano le tende quasi trasportarti dal forte vento e poi con promesse varie di sveglia alle 8.30 del mattino ( J soliti tempi Specus) vanno tutti a cuccia.
L’indomani però la stanchezza gioca vittoriosa e non ci si alza prima delle nove, accolti da un leggerissimo frescolino ( pitticcu su friusu!).
Con i soliti prolungati tempi si fa colazione e si smonta tutto con mooooooooooolta calma e poi via verso l’avventura Donini.
Antonio, Cristiana, Paolo M, Pietro, Marinella, Luciano, Giuliano e Carlo si avviano per i sentieri del Supramonte di Urzulei ansiosi di tuffarsi (proprio tuffarsi J) nella grande avventura.
Ed ecco che si entra…ambienti piccoli all’inizio, piccole pozzette e già ci si accorge che il livello dell’acqua è un po’ bassino…ma poi poco più avanti la grotta si apre in tutto il suo spettacolo, meravigliosa e imponente in spazi e colori, il candore e la lucidità del calcare quasi abbagliano nel buio delle sale, riflettendo la luce degli elettrici quasi fossero degli specchi giganteschi.
E man mano che si va avanti tutto diventa sempre più bello, sempre più grande e sempre più acquatico (che bello nuotare nell’acqua gggelida L).
Tra un salto e l’altro, una piccola disavventura e l’altra, tipo Cristiana che urla in fase di “salto in corda” .
Dopo una sonora botta in testa per farla smettere di frastimmmmare in 400 lingue, ecco che le si spiega come fare la chiave, e più rilassata scioglie i 10000 nodi della corda doppia!!!!!(della serie “a Cristà è a controllare quando armi e tiri giù la corda, porc@#@, è a filarla bene pure az@##@” J).
Si va avanti con tanto divertimento, incantati dalla purezza dell’acqua e dalla bellezza del posto, ci si prodiga in tuffi da maestro, in foto “artistiche” e giusto per non farsi mancare niente, un saziante banchetto inter grotta, contornato di balletti, pacche riscaldanti….e denti battenti.
E si arriva così al meglio de er meglio: il salto di su cunnu ‘e’ seba, 51 metri (la corda mai mente) di emozioni alla piena luce del sole (e si fa per dire quando fuori piove J) dopo il percorso nel buio profondo.
Grande spettacolo regala la grotta poco prima dell’uscita, gli ambienti si aprono imponenti, e dalle bianche pareti sino a su, la volta è talmente alta da sembrare il cielo di una notte senza luna…arrivi alle ultime pozze, e dall’uscita fossile la luce che lotta contro il nero dell’interno, rivela un’acqua pura e cristallina di un verde intenso, da incanto!
I nostri eroi lentamente e con una sensazione dentro di benessere e soddisfazione, abbandonano quel luogo magico, strafelici di aver vissuto una giornata così.
Si attende un po’ che tutti arrivino giù, si spera in qualche raggetto di sole per riscaldarsi, ma nulla di nulla( tanto poi ci pensa la piccola salita del rientro a ristabilire le temperature interne).
Arrivati ai parcheggi, tutti avvertono un certo languorino, qualcuno urla “è l’ora della pappa”, e partono in azione gli specussini con i loro mitici banchetti.
Si rientra molto tardi ma con dentro la bella sensazione di aver passato una giornata fenomenaleeeeeeeeeee!
W lo SPECUS
Cricilla